
Il corso svolto all’Itado di Torino il 22-23 Giugno sulle “Biodinamiche del Fegato e della Cistifellea”.
Abbiamo condiviso attraverso l’anatomia esperienziale, l’incarnare i movimenti embrionali e il movimento evolutivo con il supporto degli organi.
Abbiamo praticato la palpazione dei legamenti e delle connessioni fasciali del fegato.
Esplorato le relazioni dell’organo con le emozioni e le sensazioni individuali, dalla rabbia e rancore, alla sensazione di forza di volontà che emerge dal potenziale di un organo così “silente”.
Fino a poter riconoscerne i movimenti dello sviluppo embrionale. Due giorni interamente dedicati al sentire e riconoscere in noi stessi e nell’altro la presenza dell’organo-ghiandola più grande del nostro corpo e del suo significato simbolico.
Ci rivediamo il 5-6 Ottobre per esofago, stomaco e duodeno.
Il commento feedback di Patrizia:
Quello che mi è rimasto, senza riguardare gli appunti, è la concretezza dei nostri visceri, come raccontano la nostra storia, come parlano molto direttamente delle emozioni sepolte in noi. Ascoltare manipolando, per poi alla fine ascoltare biodinamicamente, è stato molto interessante perché offre un cammino spianato verso l’ascolto sottile.
Ascoltare il fegato e la cistifellea mi ha dato l’opportunità di entrare in una dimensione più pacifica e prendere così le distanze dalle emozioni o dalle situazioni.
Lavorare prima degli ascolti con il corpo, mobilizzarlo, abitarlo attraverso il movimento, personalmente mi facilità ad entrare nel lavoro di ascolto. Forse perché è una mia deformazione, perché sono abituata a lavorare con il corpo, mi dona la sensazione di essere più presente, facilitando non solo il mio ascolto ma a mio parere, prepara anche il ricevente.
La ricchezza di notizie ed i vari collegamenti che Maderu ha fatto arricchiscono il significato degli ascolti e preparano il “campo”.
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