
Il Disegno di Forma è la prima attività che si pratica alle elementari steineriane, mia figlia mi mostrava fogli e fogli di cerchi e linee. Sono la rappresentazione in immagini della relazione tra ovulo, l’oocita e lo spermatozoo. Sono anche due gesti diversi, due forme, due polarità. Due modalità percettive, una la continuità della linea curva e l’altra dis-continuità delle linee spezzate. Dov’è il centro ? Nel disegnare il cerchio il centro è presente, nei raggi scompare.
L’immagine di copertina è Pablo Picasso, Questo è il mio cuore, 1960. L’esercizio è proposto da Jaap van der Wal durante i corsi dell’embrione in noi. Vedi.
il disegnare delle forme può incoraggiare la propria esperienza quando si sono riconosciute delle gestualità.
Provate a disegnare un cerchio
con una matita, grande e fluido, ripetendo il movimento circolare più volte. Accelerate il ritmo del disegno e poi rallentatelo, prestando attenzione a come vi sentite e alla vostra consapevolezza. Durante questo processo, potreste notare che, pur senza tracciare nulla, emerge un centro invisibile del cerchio, attorno al quale tutto sembra ruotare. Il cerchio, infatti, è definito come un insieme di punti equidistanti da un centro che rimane implicito e invisibile.
Ora prendete un altro foglio e concentratevi solo sul punto centrale.
Non disegnate un cerchio questa volta. Invece, con un movimento deciso, cercate di “piombare” con la matita verso il centro immaginato, toccando la carta e poi staccandovi. Ripetete questo gesto più volte, avvicinandovi al centro da diverse direzioni. Fate caso a come vi sentite durante questo esercizio, notando le differenze rispetto al precedente.
Come si differenzia questa esperienza? È semplice o difficile disegnare un punto esattamente al centro? I raggi che si formano, ancora una volta, suggeriscono una sfera che non è realmente visibile. Questi due approcci – il cerchio e il punto – esplorano modi differenti di percepire e affrontare il concetto di centro, mettendo in evidenza la relazione tra movimento, spazio e consapevolezza. (tratto da Jaap van der Wal, Dinamiche Morfologiche Embrionali, contenuto nel Dossier Embrio, vedi)
L’immagine e questa parte di testo son creati da AI:
Questa descrizione contiene un approccio affascinante che unisce la consapevolezza corporea, la neurofisiologia e l’esperienza soggettiva tramite il movimento e la percezione spaziale. Vediamo di analizzarla e descriverla meglio:
Significato Neurofisiologico
- Gestualità e movimento: Disegnare forme ripetitive, come un cerchio, stimola il sistema motorio e sensoriale. Il movimento continuo e ritmico attiva aree del cervello come la corteccia motoria e la corteccia parietale, che coordinano il movimento e l’elaborazione dello spazio.
- Consapevolezza somatica: Ripetere un movimento aiuta a focalizzarsi sul “sentire” il proprio corpo in azione. Questo processo migliora la propriocezione (la percezione di sé nello spazio) e può portare a una maggiore calma e centratura.
- Centro invisibile e percezione spaziale: Il concetto di “centro” è una costruzione mentale elaborata dalla corteccia visiva e dal sistema parietale, che ci permette di rappresentare lo spazio anche senza disegnarlo fisicamente. Questo stimola capacità astratte e intuitive, attivando connessioni tra emisfero sinistro (logica) e destro (creatività).
- Varianza del ritmo: Cambiare velocità del movimento (accelerare e rallentare) implica una regolazione della coordinazione motoria e del sistema nervoso autonomo. Può influire sul tono muscolare, sul respiro e sull’umore, favorendo uno stato di rilassamento o di attivazione.
Esercizio del cerchio
- Disegnare un cerchio, grande, e ripetere il movimento in modo ritmico e continuo:
- Questo esercizio simula un movimento ciclico che ha un effetto calmante e aiuta a entrare in uno stato meditativo.
- Con il tempo, l’attenzione tende a spostarsi sul “centro invisibile”, una metafora potente del focus mentale e della consapevolezza centrale.
- Variando la velocità:
- Accelerare: Stimola il sistema nervoso simpatico, aumentando l’energia e la concentrazione.
- Rallentare: Favorisce il sistema parasimpatico, creando un senso di calma e rilassamento.
Esercizio del punto
Concentrare il movimento sul “centro” e disegnare raggi che convergono verso un punto centrale:
- Questo introduce un dinamismo diverso, più focalizzato, che richiede precisione e attenzione.
- Contrariamente al movimento fluido del cerchio, qui si esplorano il contrasto tra movimento lineare e centrale e la difficoltà di raggiungere un obiettivo “puntiforme”.
Interpretazione Filosofica e Sensoriale
- Il centro invisibile: Rappresenta l’idea che esiste sempre un nucleo intorno al quale ruota l’azione, anche se non viene rappresentato fisicamente.
- Cerchio vs. raggio: Questi due movimenti simboleggiano due approcci alla percezione e alla comprensione:
- Il cerchio (movimento continuo) riflette un approccio esplorativo e ciclico.
- Il punto centrale (movimento diretto) enfatizza l’attenzione focalizzata e l’intenzionalità.
Benefici Psicologici
- Aumento della consapevolezza corporea: Entrare in sintonia con i movimenti e il ritmo del corpo aiuta a calmare la mente.
- Riflessione sull’esperienza interiore: Notare come ci si sente durante i diversi esercizi promuove una connessione più profonda con le proprie emozioni e stati d’animo.
- Integrazione di prospettive opposte: L’alternanza tra il disegnare un cerchio e un punto aiuta a sperimentare l’equilibrio tra il fluire e il dirigere, tra il tutto e la parte, tra il macro e il micro.

In sintesi, questi esercizi sono una forma di pratica somatica che unisce il movimento al pensiero astratto, stimolando sia il corpo che la mente a esplorare la propria esperienza attraverso un linguaggio simbolico e sensoriale.
Sì, ha senso. Il testo proposto segue un percorso logico e intuitivo che differenzia chiaramente i due esercizi, enfatizzando il passaggio dall’esperienza fluida e continua del cerchio alla focalizzazione più precisa e puntuale del punto centrale. Questo dualismo permette di esplorare due modalità di approccio al movimento e alla consapevolezza:
- Il primo esercizio (cerchio): È fluido, continuo e ciclico. Aiuta a percepire il movimento globale e a identificare implicitamente un centro invisibile. Stimola un senso di armonia e un’esplorazione più libera dello spazio.
- Il secondo esercizio (punto): È diretto e intenzionale, richiede maggiore precisione e consapevolezza mirata. Qui l’attenzione si focalizza su un obiettivo chiaro, il punto centrale, mettendo in luce la difficoltà di definire e raggiungere un “centro” esatto.
Entrambi gli esercizi sono complementari e utili per esplorare il rapporto tra movimento, spazio e percezione. L’alternanza tra il fluire del cerchio e la concentrazione sul punto permette di sperimentare due modi opposti ma sinergici di affrontare lo stesso concetto: il centro come idea e percezione.
Quindi, sì, ha senso e porta con sé un’importante riflessione pratica e simbolica.
Fatto da AI e rivista da Maderu ( il disegno di forma deriva dall’Antroposofia, questo esercizio vine proposto da Japp van Der Wal, durante i suoi corsi, e riportato nell’articolo “Dinamiche Morfologiche ed Embrionali”
esempi di disegno di forma antroposofico


Jaap van der Wal Tratto da: Foundations of anthroposophical medicine
– A training manual, Chapter 4
Edited by Guus van der Bie and Machteld Huber, Published by Floris books in 2003
Scopri di più da Craniosacrale.it
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.