
MI sono ispirato a questo modello proposto da Nicola Saltarelli di Sviluppo Integrale, che lo descrive così
“L’anima, che per l’uomo comune è il vertice della spiritualità, per l’uomo spirituale è quasi carne.” Marina Cvetaeva
Questo aforisma è molto interessante e anche molto vero.
Nella visione Advaita (non-dualità) al vertice più alto della spiritualità esiste il puro Atman, la Pura Coscienza, il Sé impersonale che è una cosa sola con Dio, la Vita, l’Assoluto.
L’anima è già un’emanazione del Puro Sé e, infatti, evolve, può essere giovane o anziana. Il Sé è completamente atemporale, non evolve e non è toccato da nulla di ciò che accade alla personalità umana.
I pensieri e i sentimenti, in un certo senso, sono anch’essi “materiali”. Cioè sono anch’essi materia. Chiaramente non si tratta della materia fisica che compone il corpo, ma di una materia molto più sottile e invisibile agli occhi ordinari.
Nella sua “discesa” verso la materia il Puro Sé si riveste di diversi involucri che spesso sono chiamati “corpi sottili”.
L’involucro finale è detto, in sanscrito ANNA MAYA KOSHA (involucro fatto di cibo, cioè il corpo fisico).
Mentre il primo è detto ANANDA MAYA KOSHA (involucro fatto di beatitudine, l’Anima se vogliamo).
Ecco che ciò che per un individuo ordinario sarebbe già una conquista elevatissima: la completa connessione con l’Anima e lo stato di beatitudine corrispondente; per un individuo votato alla completa realizzazione anche quello diventa un passaggio da trascendere.
Quiete primordiale che tutto trascende, la pura Non-Dualità, è al di là anche dell’Anandamaya kosha, ma lo stato di Unità effettivamente lo possiamo connettere al Corpo di Beatitudine. dal post https://www.facebook.com/nicola.saltarelli
Per Franklyn Sills ci sono tre corpi Fisico, Fluido e Potenza. A loro volta ogni corpo agisce e reagisce in uno spazio che va dal corpo a fino alla dimensione del infinito-vuoto che è la Quiete Dinamica. La nostra origine, che J.J. definisce la Salute come l’emergere dell’ Originalità. https://www.craniosacrale.it/blog/la-guarigione-e-il-mondo-naturale-2-parte-2/
Didascalia ragionata:
Quiete Dinamica, Vuoto, Origine, Non Dualità, Unità con il Cosmo, Tutto
Queste, in letteratura (Shea, Sills, Jealous e altri) le descrizioni, cui Saltarelli aggiunge: Advaita la Quiete primordiale che tutto trascende, la pura Non-Dualità, è al di là anche dell’Anandamaya kosha, ma lo stato di Unità effettivamente lo possiamo connettere al Corpo di Beatitudine. (vedi nota)
Respirazione Primaria, Marea Lunga. E’ la dimensione dell’incarnazione degli elementi (terra, aria, acqua, fuoco) (Luce e Calore), la dimensione del Movimento, che Anima (lat. anĭma; per l’etimologia, cfr. il greco ἄνεμος “vento, fiato”) (dal sanscrito Atman – che indica l'”essenza” o il “soffio vitale”.[1])
E’ la Potenza che si manifesta al concepimento, nell’unione degli opposti, la polarità, inspiro ed espiro.
Corpo Fluido, Marea-Fluttuazioni, Spazio Peripersonale, Amnios, Zona. Sone le diverse metafore che usiamo per descrivere la sensazione palpatoria , e facilmente percepibile dello spazio intorno a noi, nell’esperienza percettiva, la sensazione dell’interezza non è confinata nella pelle, è più ampia del corpo fisico.
Corpo Ritmico, MRP, RCS, Tessuti. Il Meccanismo Respiratorio Primario di Sutherland, il Ritmo Cranio Sacrale di Upledger, appartengono al corpo dei Tessuti, ai Ritmi del corpo, Liquido Cefalorachidiano.
Eppoi abbiamo una bella definizione dei diversi CORPI :
Fisico,
Ritmico,
della Coscienza-Pensiero,
dell’Anima come Conoscenza e
dell’ Involucro di Beatitudine che ci riconduce alla nostra Essenza, all’Origine che trascende il corpo.
Paolo Maderu Pincione