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Statuto

Chi siamo

a cura di Paolo Maderu Pincione

L’I.T.C.S. (Istituto per le Terapie CranioSacrali) è stato fondato nel 1997 ad Udine, in collaborazione con l’Associazione Medicina ed Odontoiatria Naturale (AMON) di Antonio Miclavez.

L’ITCS in realtà nasce da una separazione. In quel periodo facevo parte del neonato gruppo Upledger Italia e avevo organizzato il primo corso in Italia con il marchio Upledger Institute.  Mi sentivo stretto, in una struttura che a me sembrava verticale, dove spesso non c’era spazio per quello che non era previsto dal pensiero “Upledger”.

Questo il motivo del plurale nel nome dell’Istituto per le Terapie CranioSacrali, per dare appunto un senso di apertura senza esclusiva nel campo del lavoro percettivo, che per sua natura è difficile da contenere in un unico modello. L’idea di partenza è stata dunque abbracciare e poter confrontare diversi modelli di lavoro. Ad Udine, in quegli anni (fine anni ‘90), lo studio dentistico Miclavez era il più vicino e sensibile alle problematiche craniosacrali sull’occlusione. E’ stato tra i primi ad ammettere e diffondere l’idea che gli amalgami in mercurio fossero tossici. Erano dentisti coraggiosi ad ammettere sbagli e a vedere che i “denti storti” forse fanno parte di una colonna scogliotica o di un disequilibrio più ampio (posturale e non).

Storia personale

Negli anni ‘70 mi occupavo di comunicazione, arte e cinema, terapia neo-reichiana e meditazione. Negli  anni ’80 passavo all’agricoltura biodinamica nell’agriturismo che a quel tempo gestivo. Rapporto con la natura, da mucche e cavalli alle coltivazioni officinali e di varietà perdute. Vita agreste nelle colline tosco-liguri abbandonate da anni, trekking a cavallo o a piedi e immersione nella natura…

Inizio anni ‘90 vado in India a Poona, nell’ashram di Osho che riconosco come padre spirituale. Prendo il sannyas e il mio nome spirituale, Maderu, e lì poi incontro il Craniosacrale. Ricevo un trattamento che apparentemente non “fa nulla”, ma dopo mi sento come un neonato in fasce nelle braccia della mamma. E’ così profonda e sconcertante la sensazione provata che decido di capire che cosa è.

Faccio un training  di “Osho Craniosacral Balancing” con Bhadrena e Nirvesha.  Ripeto il corso come assistente, pratico nell’ashram, e nei vari rientri in Europa. Incontro Punito che insegnava negli Usa il massaggio viscerale, tecniche fasciali con il metodo Upledger. Da qui la possibilità di tradurre il suo libro in italiano e di fondare l’Upledger Italia.

La ricerca nel tempo si è poi sviluppata in varie fasi, che sappiamo non finire mai, partendo dalla scuola di Osteopatia di Padova, diretta da Maurizio Zanardi e includendo il lavoro con Jader Tolja, Saverio Colonna, Mij Ferret, Jim Feil, Jaap van der Wal, Bonnie Bainbridge Cohen,  Micheal Kern, Michael Shea, Ray Castellino, Franklin Sills .. solo per citarne alcuni….

La biodinamica craniosacrale è una evoluzione della biomeccanica, una visione che lo stesso fondatore del CranioSacrale,  W.G.Sutherland, che potremo chiamare affettuosamente il nonno del craniosacrale, elaborò negli ultimi anni della sua vita di ricerca.

Dai tessuti ai fluidi e alla Potenza,

o dalle ossa, alle meningi, al Liquido CefaloRachidiano, al metabolismo cellulare, all’embrione.

Craniosacrale è parte del lavoro orientato alla salute e alle risorse. In primo piano non ci sono sintomi o disfunzioni, ma la forza intrinseca del Respiro della Vita, il contatto avviene attraverso la ricerca dell’azione delle forze morfologiche embrionali. Queste sono le forze creatrici che ci hanno letteralmente formato dal concepimento in poi e che agiscono e sono sempre presenti, anche ora nel corpo adulto. Ciò ha poco a che vedere con l’impostazione  della ricerca della disfunzione primaria, proprio perché rovescia il paradigma dell’analisi strutturale. E’ un processo attraverso  livelli di ascolto e di relazione con il corpo, il tocco, la pelle e i tessuti. La storia del corpo in questo momento sta alla Biomeccanica, come il relazionarsi con forze più nascoste e sottili, che hanno a che fare con l’idea che la risorsa e la salute siano sempre disponibili, sta alla Biodinamica. Questo se si trattasse di una formula, ma la disciplina che oggi prende il nome di  “Biodinamica CranioSacrale” è per me come un portale aperto da cui dipartono innumerevoli o infiniti link. Al centro la Salute.

Eccomi così a spiegare l’esigenza di aprire un portale internet e di pubblicare libri.

Ho “scoperto” internet abbastanza presto e sono rimasto affascinato dall’idea di una comunicazione aperta, orizzontale, “gratis”, democratica e innovativa.

La stessa registrazione del sito craniosacrale.it e di altri siti collegati nasce da questo entusiasmo e come visione per documentare e informare. Tradurre, comporre, stampare o pubblicare in elettronico testi inglesi o tedeschi che mancavano nel panorama somatico e craniosacrale, è stata la motivazione iniziale. I buoni risultati del sito ci hanno spinto anche a diffondere la buona e vecchia e insostituibile carta, pubblichiamo nel 2003 il primo libro di M.Kern sulla biodinamica craniosacrale, e via via un libro all’anno, fatti in casa, grazie a collaboratori, amici, entusiasmo ed un po’ di avventura e ambizione…

Attualmente la nostra formazione fa riferimento alle “regole condivise” dall’ACSI (Associazione CranioSacrale Italiana http://www.acsicraniosacrale.it), l’associazione di categoria che abbiamo contribuito a fondare e di cui facciamo parte. Lo sguardo inoltre è sempre rivolto ai registri craniosacrali inglesi e americani,  da cui traiamo non solo spunto ma anche occasione di condivisione invitando docenti di fama internazionale a tenere seminari nella nostra sede di Norma.

Dal 2009 infatti l’ITCS si trasferisce a Norma in provincia di Latina, ospite di un centro benessere e del parco secolare dell’Hotel Villa del Cardinale. E’ questa quindi la nuova sede dove  vengono organizzati i residenziali del biennio base di formazione che tengo in co-docenza con Francesca Nascè.

Anni fa avevamo coniato lo slogan: “Craniosacrale, mani, mente e cuore” ora lo aggiorniamo con “Craniosacrale, mani, mente, cuore, e tempo”


Chi siamo

a cura di Francesca Romana Nascè

nel maggio 1998 il medico omeopata, titolare dello studio dove esercitavo come operatrice shiatzu, mi chiese cosa sapessi della terapia craniosacrale la domanda mi colse totalmente impreparata.

Ne avevo sentito parlare solamente durante un corso di aggiornamento e francamente mi era sembrata una tecnica estranea alla mia formazione in quanto legata ad un approccio di  lavoro sul corpo più fisioterapico, mentre la mia visione era piuttosto orientata al lavoro energetico.

Mi sbagliavo, e per mia fortuna l’innata curiosità verso il nuovo mi portò immediatamente ad informarmi. Dopo un week-end introduttivo decisi d’iscrivermi al corso professionale dell’Istituto Terapie CranioSacrali (ITCS) che all’epoca  si svolgeva a Bologna.

Dopo il diploma di operatore craniosacrale conseguito nel 2001 ho continuato a prestare la mia opera in qualità di assistente, e poi di tutor, nell’istituto in cui ora sono co-insegnante.

E’ stato per me un lungo e felice viaggio di conoscenza di una disciplina che con la sua delicatezza e profondità si è naturalmente sposata con le precedenti mie formazioni professionali in shiatzu,riflessologia plantare e massaggio metamorfico.

Il mio interesse ventennale per il buddismo tibetano e la meditazione mi hanno in un certo senso facilitata nella ricerca dell’approfondimento dell’ascolto del sistema dell’altro e delle sue richieste, aiutandomi anche nell’esercizio della centratura e della neutralità necessarie per approcciarlo.

Questo soprattutto quando ad un certo momento del mio operare mi sono trovata a lavorare anche con i bambini  e successivamente con i ragazzi autistici.

Tornando indietro con il ricordo mi trovo spesso a ringraziare mentalmente la persona che ha risvegliato in me la curiosità di apprendere questa  espressione di contatto e così pure tutti gli insegnanti qualificati, disponibili e soprattutto pazienti, che ho incontrato sulla mia strada.

Il mio obiettivo rimane sempre quello di  riuscire a portare nel mio lavoro qualcosa di queste loro qualità.