EDITORIALE
In una casa di tufo, edificata sopra caverne etrusche, in un borgo della maremma toscana, dimora di Francesca Romana Nascè (co-insegnante e tutor dell’ITCS), è nato tre anni fa, in forma embrionale, il progetto di creare un portale delle scuole di craniosacrale. Con Paolo Casartelli (insegnante e direttore del centro Craniosacrale Biodinamica Integrata) discutevamo dell’esigenza di cominciare a definire in modo chiaro quali capacità e competenze dell’operatore craniosacrale dovessero, pur con modalità diverse (ogni insegnante ha un suo stile),essere necessariamente trasmesse nell’insegnamento. Sentivamo l’esigenza di chiarire i confini della nostra professione di insegnanti, e quindi della nostra pratica come operatori professionali. La prima domanda che ci siamo posti è stata: “Chi siamo?”……..
ESPERIENZA
Una esperienza di trattamento osteopatico con gli animali in Kenia
“Nel trattamento con gli animali, in quel tipo di ambiente naturale così forte, in realtà non c’era né un terapeuta né un paziente: si verificava un’ interazione dinamica tra uomo e animale in cui io mi sentivo nello stesso tempo sia paziente che terapeuta. Alla fine di ogni trattamento mi sentivo profondamente cambiato, avveniva un processo terapeutico reciproco. Sicuramente questo avviene anche quando fai un trattamento ad un essere umano, ma in quel contesto le sensazioni venivano rinforzate dalla potenza della natura, dalla presenza di questi animali selvaggi che hanno un forte senso della libertà……”
CLINICA
Trattamento Craniosacrale in un centro di salute mentale
di Leonarda Majaron
Ci sono molti modi per sentirsi smarrito, ma unica è l’esperienza del “ritrovarsi”, e ciò accade nel momento in cui ci riconosciamo nel nostro corpo, o meglio, in quella dimensione puramente sensoriale senza la quale concetti come “emozione”, “relazione”, ma anche “salute” o “malattia” rimarrebbero vuoti, privi di peso, sostanza e qualità”. (Giovanni Berna)
Da quanto sinora raccolto proprio attraverso i resoconti di chi ha fatto l’esperienza del trattamento craniosacrale, al di là della particolarità delle risposte individuali, tutti i partecipanti ci hanno riferito di un effetto di allentamento delle tensioni, di rilassamento, che generalmente si protrae sotto forma di benessere psicofisico per qualche giorno, già dopo le prime sedute…..
INVITO ALLA LETTURA
La relazione terapeutica con il cliente
Una guida pratica dedicata gli operatori di medicine complementari e discipline BioNaturali che esplora gli elementi chiave della relazione con il cliente, per portare consapevolezza, professionalità e competenza, nel contesto terapeutico.
“Di che natura è la relazione che instauro con i miei clienti?”; “Quali sono i modelli delle relazioni terapeutiche nelle professioni già esistenti?”; “Quali le differenze da considerare nella pratica dell’operatore di discipline BioNaturali?”; “Quali le dinamiche relazionali più frequenti che mi trovo ad affrontare con i miei clienti e come posso gestirle nel tempo?”. La familiarità con questo tipo di domande e alcune delle loro risposte è l’obiettivo di questo libro, per portare maggiore consapevolezza e competenza nel proprio lavoro, un fulcro importante da cui trarre inspirazione per costruire la propria pratica professionale…..
INVITO ALLA LETTURA
Body-Mind Centering® (BMC) è un andare esperienziale, un viaggiare attraverso l’animato e mutevole territorio del corpo. È la mente che esplora – con pensieri, sentimenti, energia, anima e spirito. È un viaggio che porta a comprendere come la mente si esprime attraverso il corpo in movimento. La natura si organizza in pattern . Anche in noi, che della natura siamo parte, prendono forma dei pattern. La mente è come il vento e il corpo come la sabbia: se vuoi sapere come soffia il vento puoi guardare la sabbia. Il corpo si muove col muoversi della mente. Le qualità di un certo movimento, qualunque esso sia, rivelano come la mente, proprio in quel dato momento, si sta esprimendo attraverso il corpo. Variazioni nella qualità del movimento indicano che la mente sta spostando l’attenzione da un punto all’altro del corpo. Indirizzando invece la mente, cioè la nostra l’attenzione, verso distinte parti del corpo e dando avvio al movimento da ciascuna di esse, a cambiare sarà la qualità del movimento. Ecco allora che scopriamo come il movimento può essere un mezzo per osservare, attraverso il corpo, l’espressione della mente, nonché una via di accesso per modificare la relazione corpo-mente.
PRINCIPI
Intuizione
di Hugh Milne
Lo scopo della meditazione non è quello di entrare in una realtà esaltata di equanimità, lo scopo della meditazione è di vedere le cose chiaramente. Vedere le cose come realmente sono e percepire la modifica nello Shen. Come possiamo accedere a quel livello di intuizione e di percezione? In genere ci descrivono una duplice possibilità: un percorso maschile ed un percorso femminile. Lo strumento del percorso maschile é la calma, quello del percorso femminile è la danza. Il sacro è sempre semplice, il modo più semplice possibile per accedere alla nostra intuizione è di bere abbastanza acqua, di essere sufficientemente idratati. Nessuna singola cosa come l’acqua sembra essere tanto utile all’apertura dei nostri cinque canali di percezione. Calma, attenzione, disciplina, silenzio….
Così nella nostra seduta, quando siamo realmente presenti, possiamo vedere chi siamo realmente, possiamo vedere che cosa l’altra persona necessiti e chi si trova qua. L’insegnante di meditazione Sylvia Bornstein annota: “Il punto principale della nostra pratica di meditazione consiste nell’avere una testa libera ed un cuore aperto, c’è del lavoro da fare e così eseguiamo il lavoro, il punto non è di meditare, il punto è di vedere chiaramente”. Tutte le nostre pratiche di meditazione sono indirizzate a portarci semplicemente a quel punto, quel punto dove possiamo vedere chiaramente….
La Biodinamica Craniosacrale è essere sempre in ascolto della presenza della salute, in contatto con l’interezza e portando quella percezione di interezza in ogni momento della propria vita. La chiave è questa: se sai veramente vedere la salute in una persona, questo diventa un’enorme strumento terapeutico. La maggior parte delle persone, infatti, si ammala perché ha perso la connessione con la propria salute ad un livello esperienziale. Noi come operatori craniosacrali, possiamo riconoscere questo potenziale e non solo riconoscerlo ma prenderlo e tenerlo nelle nostre mani fino a che il cliente non inizia a riconoscere ciò che stiamo tenendo. La salute è qualcosa che è sempre presente sin dall’inizio della vita, qualcosa che non diminuisce mai. Si può dire che ci sono diversi aspetti di noi stessi: alcuni di questi sono stati condizionati, tengono lo stress, il trauma e l’inerzia, ma sotto tutto questo c’è un altro aspetto che rimane immacolato, mai toccato, che possiamo chiamare il corpo perfetto…..
La teoria principale dietro la mia embriologia e dietro la mia morfologia è ciò che ha detto anche A.T. Still: “L’essere umano è mente, movimento e materia”. Meglio definirlo spirito, movimento e materia. Il movimento è la parola chiave, la connessione tra spirito e materia. Nei miei discorsi parlo sempre di due dimensioni: la realtà in atto e la realtà esatta. La realtà esatta definisce qualcosa di misurabile e visibile, qualcosa che può essere visto, toccato, sentito e soppesato. Ma se c’è lo spirito, deve essere qualcosa che all’opposto non è ponderabile. Act definisce l’azione, ex act vuole dire “fuori dall’azione”. “In atto”, è qualcosa di diverso: è l’idea che sta dietro la sedia che è nella mente di chi l’ha fatta. Da un mondo esatto ci può essere un mondo in atto. Una dimensione che cerca di realizzarsi nella materia. Io sto cercando quella dimensione, che dovrebbe essere visibile attraverso la dimensione esatta. Dietro o attraverso ciò che è visibile e misurabile dovrei poter vedere quello che c’è dietro, chi l’ha pensato….
L’INTERVISTA
con la Dott.ssa Loretta Sapora
Il confine del sé è un concetto che, attraverso una metafora spaziale, definisce un elemento fondamentale della struttura psichica: quello che determina il nostro particolare stile di relazione con gli “oggetti” (termine che in senso analitico indica sia persone che cose, concrete o astratte) significativi del mondo esterno, ed anche la natura della relazione tra le diverse del mondo interno (classicamente indicate come “Io” “Es” e “Super Io”. Dalle caratteristiche di questa fondamentale componente della struttura psichica, che noi chiamiamo il “Confine del Sé”, dipende lo stile di gestione di tutte le relazioni, sia con il mondo esterno/l’Altro che con il mondo interno/le proprie parti profonde, ed in particolare la tipologia del Confine condiziona fortemente il clima e l’andamento stesso della relazione terapeutica.
Sicuramente il test I.Co.S può avere vaste implicazioni nel lavoro corporeo, un utile strumento per aiutare il cliente ad entrare in rapporto consapevole con la propria organizzazione psichica, verificando nel tempo i cambiamenti avvenuti a seguito del percorso di lavoro seguito. La tecnica craniosacrale, in particolare, è orientata in modo molto chiaro alla collaborazione responsabile del cliente al processo terapeutico, il test grafico del Confine del Sé può quindi rivelarsi un mezzo per oggettivare i termini del cambiamento dando dei contorni più tangibili a quello che talvolta viene esplicitato genericamente come un “senso di benessere”….