“Traumi e shock emotivi”

di Peter A. Levine – Macroedizioni, 2002

Recensione a cura di SILVIA GHIROLDI

Levine non considera il disturbo post traumatico da stress come una patologia da sopprimere o da accomodare, ma come un processo fisiologico naturale andato storto. Egli, partendo da esempi sugli animali, spiega con chiarezza e semplicità i meccanismi fisiologici della paura e della reazione ad un evento traumatico o scioccante. E’ proprio quando per qualche motivo questa serie di meccanismi si interrompe che permangono gli effetti dello shock. Tuttavia sarà proprio il repertorio istintivo dell’organismo umano che, se gli diamo l’opportunità, è in grado di compiere il processo di cura. Levine propone il suo metodo Somatic Experiencing all’interno del testo. Nella prima parte del libro spiega il trauma con i processi fisiologici che lo generano, come questi comincino a svilupparsi in sintomi post traumatici e perché siano così persistenti. La seconda parte presenta gli elementi base di una reazione traumatica, specificando i sintomi e la realtà in cui vive una persona traumatizzata. Levine sottolinea come più che l’emozione forte è la sensazione corporea la chiave per la guarigione del trauma. Segue una terza parte sulla trasformazione e rinegoziazione del trauma. La chiave per uscire dal trauma consiste nello scollegare l’immobilità dalla paura. Una quarta parte, che propone informazioni pratiche su come prevenire lo sviluppo del trauma in caso di incidenti, chiude il libro. Il trauma non può essere ignorato, è una componente innata della biologia primitiva che ci ha portati fin qui. L’unico modo in cui potremo liberarci… della coazione a ripetere i nostri retaggi traumatici è trasformarli attraverso la rinegoziazione. Non importa in che modo, se mediante esperienze di gruppo, pratiche sciamaniche o a livello individuale, l’importante è che venga fatto.