Il sonno del neonato

di Clara Scropetta

Come passare notti tranquille fin dalla nascita.

«Dorme la notte?» Domanda chiave rivolta ai neogenitori, porta con sè un carico culturale di credenze ed aspettative enorme. La mia risposta con il passare del tempo è diventata semplice, «Certo che dorme». Con stupore l’indagine prosegue : «Ma come, non si sveglia ?» Io risoluta : «Certo che si sveglia.» Disorientamento. Come, dorme eppur si sveglia, e nessuno si lamenta della fatica e del disagio?
Questi conversazioni mi hanno incuriosita; ho iniziato ad approfondire l’argomento esaminando la mia esperienza di madre alla luce dei principali testi in commercio, della letteratura scientifica e dell’osservazione attenta delle pratiche altrui. Scaffali interi di manuali di puericultura brulicano di affermazioni e consigli svariati, fermo restando il contesto culturale che considera inevitabili fatica notturna, irrequietezza e pianto del bebè finché non si riesce ad insegnargli a dormire da solo, senza interruzioni, nel proprio lettino. Un approccio famoso è lasciar piangere il bambino ogni notte un po’ piu’ a lungo finché non si abitua . I medici ad indirizzo antroposofico, attenti ai bisogni del bambino in una relazione fatta di rispetto e amore, parlano della necessità di imporre un ritmo di pasti e di sonno/veglia, di usare la culla e rispettare il silenzio e la penombra quando il bambino dorme.

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