Quiete Dinamica

Stillness from Poetry in Water on Vimeo.

Traduciamo con QUIETE DINAMICA, l’originale definizione di DYNAMIC STILLNESS.
STILL (da cui stillness) è una parola inglese che in italiano assume molti significati e sfumature.
Fermo, immobile, quieto, silenzio, tranquillo, calmo.

Usiamo il termine quiete, nonostante per lungo tempo si sia tradotto, come ad esempio  still-point come punto fermo, che poi fermo non è.

Ci piace ricordare che c’è stato addirittura un movimento religioso che si chiamava quietismo, un movimento giudicato poi eretico che predicava la quiete passiva e fiduciosa dell’anima (http://it.wikipedia.org/wiki/Quietismo)  per dire come la parola quiete ha una tradizione anche nella religione cristiana, mentre le tradizioni spirituali che originano dal Buddismo hanno come base le dimensioni del Silenzio, della Quiete, del Fermarsi, per poter osservare i processi e non esserne coinvolti o peggio travolti. Le neuroscienze oggi riconoscono questo come un valore terapeutico di per se, basti pensare alla diffusione della MINFULNESS.

Sutherland sostenne l’ascolto della Quiete che sta al centro della Marea. Non si riferiva ad una semplice “fermo” del movimento, ma all’accesso ad una conoscenza più profonda. E dalla Bibbia, salmo 46:10, fece la famosa citazione:

“Be still and know.”  Nella Quiete conosci.

La dimensione della Quiete stessa contiene il principio della Salute, della Vitalità e, nella definizione di dinamicità della Quiete Dinamica, ci riporta alla dimensione Originale di Creazione dell’universo, sia dal punto di vista spirituale, concettuale-filosofico e della fisica.

Il Respiro della Vita emerge dalla Quiete Dinamica. La Quiete è una chiara esperienza percettiva che troviamo al centro dei processi clinici. La percezione diretta della Quiete è il segnale di un cambiamento nel Sistema Respiratorio Primario SRP, e spesso rappresenta un portale attraverso il quale si accede a stati di coscienza incarnata più profondi

Nella percezione dei diversi livelli di Quiete che si manifestano, attraversiamo la dimensione dei Tessuti, poi la dimensione dei Fluidi e infine quella della Potenza. (Franklyn Sills)

In una altra descrizione delle dimensioni della Quiete, si attraversano le zone del Corpo Fisico (zona A) del corpo dei fluidi (zona B) e dello spazio (zona C) in ognuna delle quali c’è una differente qualità di Quiete.

“Noi.. cominciamo con la sensazione della Quiete Dinamica, che è onnipresente. Perciò cominciamo a percepire il tutto, che non può essere descritto. Durante l’intero processo terapeutico l’osteopatia rinuncia al bisogno di sapere esattamente quel che succede. L’osteopata non vede alcuna disfunzione, (o) …problemi… l’osteopatia sta con la Quiete Dinamica e anche attraverso la trasmutazione e cambiamenti che avverranno nel paziente come un tutto, non cè aumento, incremento, nessuna interfaccia con il movimento. L’osteopata si connette con questa quiete dinamica” —James Jealous D.O. 2000.  Citazione da http://osteopathicphysician.net/a2_modelsofosteopathy.html

QUIETE DINAMICA – l’essenza del Sistema Respiratorio Primario. Al livello teorico la Quiete Dinamica rappresenta un potenziale da cui nasce la forma dell’embrione e la struttura del corpo. Al livello dell’embrione rappresenta un campo metabolico da cui nasce la notocorda e che permane come nucleo centrale della notocor­da. Di conseguenza, gli operatori preparati biodinamicamente orientano l’attenzione alla Quiete Dinamica nel corpo. La Quiete Dinamica, comunque, comprende anche la nozione di una presenza esterna, oltre l’orizzonte è tridimensionale. Forse a questo si riferiva Sutherland parlando di uno stillpoint quando la quiete al di là dell’orizzonte si unisce alla quiete del fulcro e della linea mediana del corpo embrionale. La quiete è lo sfondo della percezione dell’operatore, mentre la Respirazione Primaria è in primo piano. Nel corso di una sessione biodinamica, lo sfondo e il primo piano si invertono con una certa regolarità, finché la quiete non prevale. A quel punto l’operatore sprofonda nella quiete per quanto possibile. Si chiama “fermarsi nel vuoto”. Col fermarsi nel vuoto si può arrivare a livelli molto profondi di guarigione.
Dal libro di Michael Shea: Terapia Craniosacrale Biodinamica.
http://www.anatomiae.info/terapia-craniosacrale-biodinamica-1335.html#.VWrmySjzQ-E

Il cuore dell’approccio craniosacrale biodinamico è proprio la capacità dell’operatore di “essere presente” momento per momento, ascoltare e accogliere il neonato così come è, nella sua interezza, per tutta la durata del processo, rimanendo in contatto con la quiete e con le forze originarie che creano e mantengono la salute.
Ray Castellino

Ecco, quando arrivate dove il pensiero non vi può portare, è proprio allora, in quella quiete, che si sviluppa la saggezza. In quel momento la mente è simile ad una corrente d’acqua, eppure è ferma. Sembra praticamente immobile, eppure scorre. Per questo dico ‘una corrente d’acqua ferma’. In questa mente può nascere la saggezza.
Achaan Chah – Il Dhamma Vivo

È interessante notare come nella citazione si usi volutamente il paradosso “una corrente d’acqua ferma” per sottolineare questa inseparabilità, cioè la mente è unica e intrinsecamente possiede questi due aspetti di “quiete” e “movimento”: quando questi due aspetti sono in rapporto armonico fra di loro, allora danno origine ad uno stato di “quiete dinamica” dove “può nascere la saggezza”.
Il nostro stato naturale risulta quindi essere al di là della mente razionale, oltre o prima della mente discorsiva, senza per questo esserne separato, ma in qualche modo “racchiude”, “comprende” la mente razionale. Pietro Thea
dal sito  http://www.sedendoquietamente.org/home/libro-sedendo-quietamente/rilassamento-totale/il-proprio-stato-naturale

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9 Giugno 2015
ore 20:00
Michael Kern
Osteopata, DO, RCST, insegnante a livello internazionale di Biodinamica Craniosacrale (vedi biografia)

Quiete e Forma: Il ruolo terapeutico della Quiete nella Terapia Craniosacrale Biodinamica. La Quiete è nel cuore del processo terapeutico. Come gli esquimesi hanno moltissime parole che descrivono la “neve”, i praticanti di craniosacrale descrivono molti tipi di “quiete”. Questo webinar esplorerà i differenti livelli di quiete e come la Biodinamica Craniosacrale rende tutto questo una vera e propria esperienza cellulare.

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