Biodinamica craniosacrale

(tratto dal volume “CRANIOSACRALE: principi ed esperienze terapeutiche ” di Michael Kern)



Lo stesso fiume di vita che scorre nelle mie vene notte e giorno scorre nel mondo e danza a tempo ritmico.
E’ la stessa vita che esplode di gioia nella polvere del mondo in innumerevoli fili d’erba ed esplode in tumultuose ondate di foglie e fiori.
E’ la stessa vita che viene dondolata nella culla dell’oceano della vita e della morte, nel flusso e nel riflusso.

(Rabindranath Tagore)1

Le tre maree

La vita si manifesta come una successione di fluttuazioni; alti e bassi, sonno, fame, risveglio, voglia di lavorare, voglia di riposare, etc..
Quando si cominicia a sentire che dietro queste fluttuazioni c’è qualcosa di immutabile, si cessa di esserne perturbati.2
Itsuo Tsuda

Il concetto craniosacrale si concentra su come funzionano il nostro corpo, la nostra mente e la nostra anima a livelli fisiologicamente sottili. Alla base del concetto ci sono una conoscenza del meccanismo del Respiro della Vita e il ruolo decisivo giocato dal suo movimento ritmico nella distribuzione delle nostre forze essenziali di salute. In questo capitolo esploreremo alcuni dei diversi aspetti del sistema fisiologico integrato del Respiro della Vita, denominato sistema respiratorio primario. Faremo anche qualche paragone con il mondo della fisica moderna e della biologia.

La vita come movimento

Come abbiamo osservato, la vita si esprime come movimento. Tutte le cellule viventi dimostrano questa verità fondamentale. Esse respirano col Respiro della Vita, che infonde loro la forza vitale e mantiene le numerose funzioni fisiologiche indispensabili per la sopravvivenza. Quando il Respiro della Vita viene espresso nel corpo, si genera una serie di ritmi simili a maree, che danno origine a sottili movimenti involontari dei tessuti e dei fluidi. Inizialmente questo movimento sorge al centro del corpo e coinvolge significativamente il sistema nervoso centrale, il liquido cerebrospinale, le ossa e le membrane circostanti. La manifestazione di questi ritmi nel corpo indica l’effettiva distribuzione del Respiro della Vita ed è indicativa di un funzionamento salutare. I ritmi ciclici del Respiro della Vita hanno due fasi di movimento. Si possono descrivere come un’“inspirazione” e un’“espirazione”. Queste fasi si chiamano inspirazione primaria ed espirazione primaria. Generalizzando si può dire che durante la fase di inspirazione avviene un delicato movimento nei tessuti e nei fluidi, che sale in alto e contemporaneamente si espande da parte a parte (mentre avviene un’accorciamento lungo la direzione fronte retro), orientato intorno alla linea mediana del corpo (Figura 2.1). Durante la fase di espirazione avviene il contrario: un movimento che scende e che si restringe da parte a parte. Questi movimenti si manifestano in tutte le parti del corpo, producendo ritmi che sono stati misurati scientificamente e che possono essere palpati da mani sensibili. L’insieme di una fase di inspirazione e di espirazione costituisce un ciclo ritmico. Sono stati identificati tre ritmi principali, ognuno esprime le fasi di inspirazione e di espirazione a frequenza diversa, e sono stati chiamati le “tre maree” (Figura 2.2). Ciascuna delle tre maree è una manifestazione di un diverso livello di funzionamento del Respiro della Vita. Ognuna è inclusa nelle altre ed esse danno origine a ritmi all’interno dei ritmi, noti come:

  • L’impulso ritmico cranico
  • La marea media
  • La marea lunga

Inspirazione ed  espirazione primarie
Inspirazione ed espirazione primarie

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altri argomenti trattati:

L’Impulso Ritmico Craniale
Esperimenti di ricerca
Autopalpazione
Frequenze variabili
Origine del movimento
La marea media
Potenza biodinamica
Respirazione interna
Ruolo dei fluidi
La “scintilla del motore”
La marea lunga
La risorsa più intima
L’onda lunga e profonda del respiro della vita