Corpo moda mente. Pensare il vestire dal punto di vista del corpo di J.Tolja e E.Don

Abito deriva dal termine latino habitus, che ha la stessa origine semantica di habitat, deriva dal latino habere avere, poi diventato vestimento si riferisce a tutto ciò che siamo soliti portare con noi da cui ci facciamo accompagnare. I vestiti che abitiamo.

Abitare deriva da habitàre, dal latino habere avere, significa continuare ad avere, aver consuetudine in un luogo: abitarvi. Le Case che abitiamo.

Il legame esistente tra noi e il luogo (il territorio e la Casa) è molto stretto e come scegliamo di abitarlo, quale abito indossare, dipende da noi e concorre a definire la nostra identità.

Scorpire quale abito si indossa nell’abitare la propria Casa, quali siano diventati gesti automatici e comportamenti di routine, ci apre la strada verso una nuova consapevolezza per cambiare abito e abitudini.

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Il mio abito è il mio abitare, questa la mia prima riflessione sul libro di Jader Tolja,
un viaggio che lui ha iniziato anni fa nel suo primo libro “pensare col corpo” nel capitolo con o senza mutande ? https://bodythinking.com/it/moda/italiano-con-o-senza-mutande/

Sul sito il sommario e l’estratto
https://bodythinking.com/wp-content/uploads/2023/03/CMM-SOMMARIO.pdf
https://bodythinking.com/wp-content/uploads/2023/03/CMM-ESTRATTO-SHORT.pdf

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https://www.macrolibrarsi.it/libri/__corpo-moda-mente-libro.php?pn=55

Il nuovo libro di Jader Tolja e Nelleke Don 

poi un’altra storia,

Siamo in un corso di Jaap van der Wal sull’Embrione in noi e a fianco a me c’è Ylenia, osteopata che mi punta con alle sue scarpe. Le stanno bene, sono eleganti e senza tacco. Il piede di Ylenia, da quando aveva 14 anni, ha l’alluce valgo e quelle scarpe rispecchiano, in parte la forma del suo piede. Le presto il libro “Corpo-moda-mente” e ne è entusiasmata, non metterò più i tacchi, dice.