Il tatto, il primo dei nostri sensi

Secondo il modello steineriano dei 12 Sensi, (vedi l’articolo),
i primi quattro sensi sono quelli legati alla percezione corporea e alla volontà. Nell’incontro via web del 16 Aprile 2020, mi è stato chiesto di aggiungere delle referenze scritte ai concetti e alle esperienze proposte.

“Con il tatto ci separiamo dal mondo, tuttavia attraverso il tatto possiamo riconnetterci con il Tutto.”

L’esplorazione somatica dei tre livelli del tatto ci permette di distinguerne dei caratteri di base:
La reazione più primitiva del tatto è la retrazione. Il riflesso arcaico di detrazione ha delle origini filogenetiche ed è lì per proteggermi. Trovo molto interessante per chi lavora sul tocco e sul con-tatto esplorare questo primo livello, mi aiuta nella consapevolezza del tocco stesso.

Esperienza 1

Mettiti comodo. Immagina di essere come un’actinidia immersa nell’oceano. Non hai confini né sensi. Sei un tutt’uno con l’oceano intorno. All’improvviso qualcosa urta contro di te. (un granello di sabbia, un pesciolino) Quale è la tua prima reazione ?

 

 

Esperienza 2

Immagina di essere come un verme. C’è qualcosa davanti a te e tu la esplori, toccandola. Cosa succede ? Stai individuando un oggetto, il mondo intorno attraverso il tatto. E ti stai separando. Ti sei separato e individuato attraverso il contatto.

 

Esperienza 3

Attraverso il tatto ho sperimentato il mio essere al sicuro. Ero nelle braccia della mamma, del papà, dell’amato-a. Il tocco, il con-tatto neuroaffettivo è primario per un attaccamento sicuro. In questa dimensione se immagino di accarezzare o di essere accarezzato, di tenere per mano le persone che ho più amato, in che spazio sono ? 

 

Sintesi

Lo schema illustra come:
1- ero nel Tutto,
2-ne sono uscito,
3- attraverso il contatto mi sono individuato  
4- con il contatto “neuroaffettivo” son rientrato nel tutto.


Attraverso il senso del tatto conosco i miei confini, il mio limite e divento cosciente del corpo come la mia casa. Quando tocco qualcosa di piacevole, di liscio o vellutato posso provare un senso di nostalgia archetipica, quella di essermi separato dal cosmo e di percepire, attraverso il tatto, di farne ancora parte. 

“Toccare è separazione e collegamento allo stesso tempo”.
da Novalis, Frammenti.
“La sede dell’anima è lì, dove mondo interiore ed esteriore si sfiorano. Dove si compenetrano, essa è in ogni punto della compenetrazione” 
da Novalis, Studi filosofici.

Nella Creazione di Michelangelo, che contatto c’è ?

 

 

Anteprima video dell’incontro via web 

Sensi e percezione from EmbodiedHealthLearning.com on Vimeo.

Referenze 
https://www.seiinvalle.ch/olismo/244-il-senso-del-tatto-maestro-di-metafisica
https://books.fbk.eu/media/pubblicazioni/allegati/Stanchina.pdf
Rudolf Steiner IL DIVENIRE DELL’UOMO, L’ANIMA E LO SPIRITO DEL MONDO – II L’UOMO QUALE ESSERE SPIRITUALE NEL DIVENIRE STORICO  I SENSI NELLA VITA ANIMICA SPIRITUALE E INTELLETTUALE Dornach, 23 luglio 1921

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I DODICI SENSI Porte dell’anima di A. Soesman  su MACROLIBRARSI