Intervista all’osteopata inglese Michael Kern

Di Rosella De Nicolò

Terapia Craniosacrale Biodinamica. Un approccio che molti conoscono perché hanno risolto problemi cervicali, emicrania, asma, e molti altri disturbi anche emozionali. Come funziona? L’abbiamo chiesto a Michael Kern, osteopata inglese, autore di Terapia Craniosacrale, appena uscito in Italia da Tecniche Nuove. La prima domanda parte da una esperienza diretta.

Ho ricevuto di recente una seduta di craniosacrale. L’operatore ha appoggiato con estrema delicatezza le sue mani sui miei piedi. Ho sentito come un’onda che attraversava le gambe e arrivava alle ossa del mio bacino e al sacro e si soffermava proprio dove in quel momento provavo dolore. Ecco la domanda: Cos’è questo che ho sentito? E’ elettricità, una sorta di energia? Un passaggio di informazioni? Fluidi che si stanno muovendo?
Mi viene da dire: è tutto questo che lei ha citato. Nel nostro corpo sono presenti dei ritmi molto sottili e il loro bilanciamento è essenziale per la nostra salute. Micro pulsazioni e micro onde che le mani sensibili di un operatore craniosacrale possono percepire.

Craniosacrale: dal nome sembra che questo approccio riguardi solo le strutture centrali del corpo umano, dalla testa giù lungo la colonna fino al sacro. E’ così?
La ricerca di William G. Sutherland, l’osteopata che ha creato questo approccio, è partita effettivamente dalle ossa del cranio, le membrane della testa e della spina, il sistema nervoso centrale, il fluido cerebrospinale, l’osso sacro. Egli notò che quando il movimento ritmico di questi tessuti e fluidi è bilanciato c’è salute ed equilibrio. Allo stesso tempo questo approccio riguarda l’intero organismo ed il practitioner può lavorare dai piedi, dalle spalle, dagli organi.

Come si svolgono le sedute?
Il trattamento è estremamente delicato e non invasivo. Attraverso il contatto delle mani il practitioner incoraggia le risorse di autoguarigione del corpo.

Leggo nel suo libro che l’operatorie di craniosacrale ascolta la salute del corpo.
Sì, la salute è il focus.

Questo significa che vi focalizzate sulla salute e non sul problema?
Non esattamente. L’operatore ascolta i ritmi del corpo, i suoi movimenti sottili. E come sappiamo il movimento è l’espressione della vita. La mancanza di movimento indica che un qualche problema è trattenuto nel corpo.

Per esempio…
Se metto la mano sotto l’occipite posso avvertite una zona dove la densità è maggiore, e posso stimolare, attraverso diverse tecniche, il ripristino di un movimento ritmico bilanciato.

“In molte culture si dice che, se chiamiamo qualcosa con il suo vero nome, allora riusciamo a capirne l’essenza”. E’ una frase del suo libro che mi ha colpita. E mi colpisce anche che in questa terapia il modo di parlare del corpo si avvicina più alla poesia che all’anatomia. L’espressione: “respiro della vita”, per esempio.
“Respiro della vita” è una definizione sviluppata da Sutherland più di cento anni fa per descrivere le forze organizzatrici della vita che sono in noi. Dopo la sua morte molti osteopati americani hanno abbandonato questa espressione. Volevano essere più scientifici e utilizzare un linguaggio adeguato.

Poi cosa è successo?
Siamo tornati alle origini, perché diventare più scientifici aveva significato, alla fin fine, diventare più meccanici e quindi perdere l’essenza di questo lavoro.

Un ritorno che equivale a un allontanarsi dalla scientificità?
Oggi la biologia e la fisica parla del corpo umano con gli stessi principi che sottendono il nostro lavoro. “Un campo di energia quantica organizzato intorno a una linea mediana”: è una delle ultime definizioni, espressa dalla biologa molecolare, esperta in nanotecnologie, Dr. Mae Wan Ho.

Quali sono le patologie che rispondono meglio ai trattamenti craniosacrali?
Le principali sono asma, dolori della schiena e del collo, trauma della nascita, fatica cronica, depressione, problemi digestivi, problemi emozionali e ormonali, infertilità, insonnia, difficoltà nell’apprendimento, dolori mestruali, sciatica e stress.

Per approfondire:
Il sito della scuola di formazione a Londra diretta da Michael Kern è www.cranio.co.uk.
In Italia un importante punto di riferimento è l’Istituto per le terapie craniosacrali