di Paola Tonegato
L’esperienza e le riflessioni di una operatrice craniosacrale dopo la partecipazione ad un corso di Biodinamica Craniosacrale, “ Questa esperienza mi ha tolto i dubbi sul fatto che si può lavorare, cominciando sempre da noi stessi, ascoltando solamente per aspettare che emerga quella forza presente in tutti noi che è la Salute.
Mi appresto a scrivere questo testo perché è per me la maniera di ringraziare tutte le persone, insegnanti e non, che mi hanno condotto lungo questa strada di crescita che è il cranio sacrale.
Penso che il cranio sacrale sia esattamente “come noi dovremmo comportarci nella vita”, ovvero: il funzionamento delle cose è la Natura; osserviamo in natura cosa succede e capiremo come applicare le sue leggi in tutto quello che facciamo.
Tutto in natura è una continua trasformazione e così anche nel corpo. Guarire significa trasformare e con il lavoro cranio sacrale accompagnamo un processo di trasformazione.
Ho conosciuto questa tecnica parecchi anni fa durante un corso di chiropratica della scuola di naturopatia: poche cose, un accenno, si trattava di un lavoro basato sulla stimolazione degli still point alla base cranica, ai temporali, al frontale e allo sfenoide. Ma la cosa che mi aveva affascinato era che la terapia si basava sul concetto che tutto ciò che è vivo si muove ed evolve continuamente.
Dopo qualche anno è arrivata la possibilità di frequentare un corso di cranio sacrale. Il docente insegnava le tecniche dicendo comunque di “stare tra le righe” perché il corpo ha in sé la conoscenza della via di aggiustamento e noi dobbiamo essere il più possibile neutrali. E’ riemerso in me quel concetto che mi aveva precedentemente affascinato e mi sono resa conto che solo l’esperienza mi avrebbe fatto capire come lavorare, dandomi la precisione per essere neutrale cioè facendomi acquisire l’abilità in questa tecnica.
Ho finito i vari livelli e piano piano la terapia è diventata il mio lavoro.
Più sessioni eseguivo e più sentivo che andavo avanti in un percorso che alimentava la mia curiosità di sapere, ogni risposta che riuscivo ad avere, approfondendo lo studio ed altre discipline, produceva una nuova domanda: a volte passavo periodi di totale incertezza su ciò che facevo ma, anche nei momenti peggiori, riuscivo ad avere quell’abilità per poter fare un buon lavoro, anzi è più esatto dire che il lavoro era una terapia anche per me. Posizionarmi in una corretta postura per ascoltare il corpo del cliente mi faceva entrare in un mondo di passiva attività che permetteva un emergere di qualcosa che dava pace a me ed un inizio di miglioramento, indipendentemente dal disturbo iniziale, alla persona che riceveva il trattamento.
Un’esperienza di lavoro mi ha dato però l’input a cercare qualcosa di nuovo: stavo lavorando con una dolce anziana signora che era venuta da me per via della sua cervicalgia. Il suo corpo “parlava” di un grande stato d’ansia con compressione del diaframma pelvico e della regione cranica come schemi di lesione.
Al nostro ottavo incontro, c’è stata una grandissima liberazione del diaframma pelvico con un’ampia distensione della colonna e di tutto il sistema fasciale. La cosa strana era che io, a livello del mio cuore, sentivo un grande calore, un enorme benessere, era una percezione bellissima. Lei ha avuto una sensazione di rilassamento ed allungamento che ha paragonato ad un’onda che saliva dalla parte inferiore del corpo e che la investiva di una luce bianca sia all’interno che all’esterno di sé stessa, percependo un grande senso di pace.
Ma la cosa non finì perché, durante la notte, rivisse quella percezione: immersa in quella luce bianchissima le sembrava di non esistere più e si disse: “Se questa è la morte, allora è un’ esperienza bellissima”.
Dopo questo, lei si sentì come nuova, molto leggera e sollevata dai dolori cervicali che cominciarono a migliorare.
Mi era stato insegnato che il corpo ha in sé il potere di aggiustamento ma questo potere doveva essere libero per agire. Quanto era successo mi faceva meditare sul fatto che la natura è libertà e la restrizione limita la libertà.
Inoltre c’era il pensiero della signora riguardo la morte e di come si sentisse poi rinnovata ma pur sempre se stessa.
Se osserviamo la natura, il seme muore per dare vita al germoglio ma è sempre la stessa vibrazione che passa da uno stato all’altro: ad una morte segue sempre una rinascita.
Le varie sessioni avevano permesso la liberazione di una restrizione per cui la natura si era espressa. La fine della restrizione era stata messa in atto da una circolazione dove una forza, una materia molto sottile, ha potuto realizzare i suoi progetti di riassestamento nella materia più spessa. Questo era successo per l’azione della forza interna al corpo combinata con l’attenzione che io davo con le mani, come se esse spogliassero il corpo dell’apparenza andando a contattare una quintessenza che sta al di là della pelle, della carne, dei muscoli e delle ossa.
Prima c’è stata una riflessione e poi l’azione.
La fine di una cosa può farci conoscere il suo inizio, quindi lo studio dell’embriologia poteva fare un po’ di luce.
Così sono arrivata a conoscere I.T.C.S., questa vasta fonte di informazione e a contattare Maderu che mi ha dato la possibilità di avere il materiale di studio che cercavo e l’opportunità di frequentare il seminario di biodinamica cranio sacrale che mi ha spiegato molto sul fatto che: l’ordine è salute, la malattia è disordine, la guarigione riguarda Dio, la paura può uccidere.
Il processo è comprendere che nulla cambia, nemmeno noi, siamo sempre lì, il nostro è un percorso.
Tutte le nostre domande e risposte e successive domande sono la conoscenza, un passaggio che comunque va fatto con fiducia per togliere il velo sopra la nostra vera natura.
Con la fede, la separazione sparisce e si torna a quella forza sottile che porta alla Realtà da cui tutto parte.
La fiducia è importante e la biodinamica mi ha tolto i dubbi sul fatto che si può lavorare, cominciando sempre da noi stessi, ascoltando solamente per aspettare che emerga quella forza che è presente in tutti noi, non solo nella dolce signora, che è la Salute.
Sto imparando che il cuore può rapportarsi con la Salute la quale si occuperà di sistemare ciò che è nelle sue possibilità, l’impegno è metterci l’amore per poterla percepire.
Questa è una grande lezione per capire che ogni essere umano è la risultanza di vari fenomeni che la Salute, piano piano, ti può far comprendere e così, raccontandosi, può operare la guarigione.
Grazie Paola